La rete di creazione del valore che verte attorno al legno deve dare prova di coesione
13/01/2020Rolf Baumann, che ha lanciato l’iniziativa alla scuola universitaria professionale di Berna, discute con noi di opportunità e rischi della trasformazione digitale per il settore forestale e del legno in Svizzera.
Signor Baumann, parliamo della trasformazione digitale dell’industria forestale e del legno. Può inquadrare brevemente il concetto?
Rolf Baumann: Utilizziamo l’espressione «Foresta e legno 4.0» per definire la trasformazione digitale dell’intera rete di creazione del valore che verte attorno al legno, dai clienti finali fino a risalire alla misurazione dell’albero nel bosco. L’idea comprende anche concetti dell’industria 4.0 come le nuove tecnologie digitali, i nuovi mondi del lavoro, i prodotti intelligenti e sostenibili e le interazioni del mercato correlate alla digitalizzazione. Non esiste una definizione unitaria. A mio parere «Foresta e legno 4.0» è la più adatta, dal momento che l’espressione lascia sottintendere un cambio di mentalità e un approccio rivoluzionario. Il termine «industria» non è molto calzante, poiché il settore delle foreste e del legno non si identifica molto con il comparto industriale.
Lei è il fondatore dell’iniziativa «Foresta e legno 4.0». Qual è stata la motivazione alla base del lancio del progetto?
Da anni mi occupo approfonditamente della trasformazione digitale, che procede a ritmi vertiginosi. È in corso una competizione globale per aggiudicarsi la leadership nel settore e nessuno vuole rimanere indietro. Solamente in Germania, paese in cui è stato coniato il termine «Industria 4.0», vengono investiti centinaia di milioni di euro nella ricerca e a favore di iniziative. Ma qui si parla di altri ordini di grandezza in riferimento alle PMI. Pertanto non è facile trasferire temi e approcci risolutivi alle strutture svizzere e alle nostre peculiarità di settore. E d’altra parte nessuno ha preso le redini dell’adeguamento. Se è vero che tutti hanno in programma la digitalizzazione, le strutture e gli strumenti finanziari non sono sufficienti per fare qualcosa di significativo. C’è bisogno di collaborazione. È questo il motivo che mi ha spinto a creare un punto d’incontro per il settore e cercare almeno di dare un orientamento in questa direzione assieme agli attori economici.
E quali peculiarità di settore ne risultano per quanto riguarda la digitalizzazione?
Il comparto della lavorazione del legno è caratterizzato da piccole e medie imprese di tipo artigianale. Sia l’industria della produzione di massa, sia la fabbricazione personalizzata puntano al lotto 1,
ma da punti di vista diversi. Di conseguenza, se l’industria dovesse seguire il principio della «Mass Customization» – e quindi il lotto 1 – dovesse avere successo a spese della produzione di massa, l’artigianato dovrà trovare una soluzione per restare competitivo. Il lotto 1
è ancora una sfida per l’industria. L’artigianato non ha alcun problema a realizzare produzioni personalizzate, con grande flessibilità e un notevole know how, tuttavia i costi sono decisamente eccessivi. La sfida in questo caso è costituita dai costi e dalla qualità.
Fino ad ora quali sono le maggiori conclusioni tratte dall’iniziativa «Foresta e legno 4.0»?
In particolare, mi sono reso conto di quanto manchi la collaborazione interdisciplinare nel settore forestale e del legno. Eppure da soli non abbiamo alcuna possibilità, siamo troppo piccoli. Se deve succedere qualcosa in direzione del 4.0, la rete di creazione del valore deve coalizzarsi. Mi sembra che ognuno tenda a pensare a se stesso o a porsi in competizione con gli altri. Nel settore del legno abbiamo 10 000 aziende con 80 000 occupati. Alcune imprese leader nel comparto dell’industria 4.0 hanno un numero di dipendenti cinque volte superiore rispetto all’intero settore del legno in Svizzera. Che cosa succederà se accedono al mercato delle grandi imprese con nuovi modelli di business? Gli ordini di grandezza sul mercato mondiale possono veramente diventare una minaccia.
Tuttavia ci sono anche delle opportunità. Di per sé il personale specializzato e l’infrastruttura sono buoni, e anche la materia prima è a portata di mano. Con questi componenti è possibile costruire qualcosa di sensato dal punto di vista ecologico e sociale, e anche economico grazie alla digitalizzazione. Nei tre filoni tematici trattati dall’iniziativa si cristallizzano tre tendenze. Una riguarda le dimensioni: le imprese possono ottimizzare commercializzazione e processi, fissare le condizioni per i partner e quindi esercitare il loro potere sul mercato. Una seconda tendenza punta alle collaborazioni: le imprese si interconnettono tra loro formando reti flessibili, efficienti e decentrate. Si possono così condividere i costi di sviluppo e commercializzazione. La terza tendenza punta alle nicchie, che possono essere anche grandi. Si tratta di offrire un vero valore aggiunto ai clienti in un settore specializzato, raggiungendo così la leadership di mercato.
È prevista una continuazione dell’iniziativa?
L’iniziativa è solo un primo passo. Si è riscontrato un certo fabbisogno nel settore. Ci piacerebbe portare avanti le idee dell’iniziativa. Sarebbe un peccato se la rete creata non venisse sfruttata ulteriormente. Stiamo chiedendoci in che modo e in quale forma questo possa accadere, e quali possono essere le modalità di finanziamento.
Per Lei quali sono i temi più importanti in riferimento alla trasformazione digitale nel settore forestale e del legno nei prossimi anni?
Prima di tutto l’attività legata al Web – il settore dei configuratori continuerà a crescere vigorosamente. In secondo luogo per quanto riguarda l’automazione nella produzione c’è ancora molto spazio per crescere, soprattutto nell’ambito dell'interconnessione delle varie componenti per ottenere sistemi in grado di organizzarsi autonomamente. Terzo punto: le nuove tecnologie come la robotica, la stampa in 3D, l’IoT, la realtà aumentata/virtuale ecc. prenderanno piede e dovranno essere integrate. Aumenterà notevolmente la complessità. Tuttavia, tutte le opportunità tecnologiche offrono grandi possibilità per aumentare l’efficienza, migliorare le esperienze dei clienti, creare nuovi modelli di business e altre
modalità di lavoro.
Iniziativa «Foresta e legno 4.0»
L’iniziativa «Foresta e legno 4.0» promuove, assiste e supporta il settore forestale e del legno nel profondo cambiamento innescato dalla trasformazione digitale. Oltre alla sensibilizzazione e al trasferimento di conoscenze, vengono sviluppati strumenti adeguati alla pratica. Otto associazioni di categoria, 60 imprese e 15 nativi digitali partecipano attivamente come partner di progetto. L’iniziativa è supportata dalla Confederazione nell’ambito del piano d’azione legno (2017–2020). Si aggiungono inoltre i contributi finanziari delle imprese e organizzazioni coinvolte, nonché importanti prestazioni proprie fornite dalla BFH e dai suoi partner.
wh40.ch

Rolf Baumann, BFH
Rolf Baumann è docente di informatica aziendale e dirige l’Institut für digitale Bau- und Holzwirtschaft IdBH della scuola universitaria professionale di Berna. Inoltre fa parte della direzione del Dipartimento di architettura, legno ed edilizia in veste di responsabile di ricerca e sviluppo, servizi e perfezionamento professionale. In precedenza, ha accumulato numerose esperienze professionali, in particolare come falegname, ingegnere del legno, imprenditore e membro della direzione di un’impresa di sviluppo software.