LOFT CON AGGETTO
02/07/2019Il merito dell’apparente leggerezza della struttura in legno, che pare librarsi a mezz’aria nonostante le sue
23 tonnellate, va tutto al costruttore in legno Urs Weber, che con il team della Rikli SA Holzbau ha dato forma ai desideri del committente, creando un luogo d’arte per artisti.

Vicini di casa: il costruttore in legno Urs Weber della Rikli SA e Reto Bärtschi del Kunst-Hof. In corrispondenza del limite orientale del piccolo comune di Wangenried (BE) le due aree distano tra loro circa 100 metri in linea d’aria. Su un lato si trova la quasi centenaria azienda di costruzioni in legno, che impiega banchi da lavoro tradizionali accanto a moderni macchinari a controllo numerico e circa 30 dipendenti. Un’impresa cresciuta nel corso dei decenni, come testimoniano i numerosi ampliamenti e ristrutturazioni in legno che ne caratterizzano l’immagine. L’altro lato è invece occupato dall’area creativa del Kunst-Hof, il collettivo che riunisce gli artisti svizzeri, fondato nel 2015 da Bärtschi come luogo d’incontro. Un territorio dalla composizione delicata, con serpeggianti sentieri in ghiaia, erba di un verde intenso accuratamente tosata, enormi sculture in metallo arrugginito e muri in argilla a protezione dell’intimità del luogo. Il centro è occupato dall’atelier con la facciata in legno di abete ingrigito e l’ampliamento sporgente. Ogni tanto, racconta Weber, lui e il team della Rikli SA fanno visita al vicino Bärtschi. Per una birra e una salsiccia alla griglia, quando in estate il Kunst-Hof apre il punto di ristoro e lo spazio davanti all’atelier si anima per la presenza degli ospiti seduti ai tavoli in metallo.
Weber e Bärtschi sono anche partner commerciali. Tutte le costruzioni in legno presenti sull’area sono state realizzate dalla Rikli SA, partendo nel 2014 dal piano terra dell’atelier, una struttura in legno di abete con una grande area adibita a soggiorno e sala da pranzo, una stanza per gli ospiti, un locale tecnico e servizi. Nel 2018 è arrivato l’ampliamento con il tetto a due spioventi, anch’esso in abete, montato sul tetto piatto dell’atelier con supporti in ferro del peso di quasi cinque tonnellate. Oggi, a distanza di oltre un anno, il grigio delle perline a scandola coniche in abete nordico si è adattato cromaticamente alla costruzione sottostante. Del colore originario del legno segato grezzo rimangono solo aree chiare nella struttura inferiore, ad esempio nella parte incassata della facciata ovest con le grandi finestre, protetta dal vento e dalle intemperie.
Una differenza di fondo: la loro visione dell’opera nel suo insieme. Mentre il professionista del legno Weber nell’oggetto vede «una struttura in legno con tetto supportato e senza colmo», secondo l’artista Bärtschi all’ampliamento mancano solo le luci LED, ancora da installare, sul bordo inferiore «per assomigliare a un UFO sospeso a mezz’aria»
Colmo senza travi
Il fascino particolare del corpo dell’edificio di 320 metri cubi è da ricercare nei suoi numerosi dettagli, concordano committente e costruttore. Esternamente il loft, lungo dodici metri e largo sei e mezzo, ricorda un mattone: chiaro, lineare, senza elementi sporgenti. Questa impressione è rafforzata dalla grondaia, o piuttosto dalla sua invisibilità, inserita e nascosta com’è sotto il rivestimento della facciata, tra le assi di legno di abete e la griglia di retroventilazione.
All’ampliamento si accede attraverso una stretta e pesante scala a chiocciola in metallo. Il piano superiore si apre in un locale di 80 metri quadrati, inondato di luce grazie alle finestre a filo del pavimento, che offrono una visuale libera su prato e bosco, nonché sugli arbusti che si innalzano dal tetto piatto della costruzione. Sui 50 metri quadrati della terrazza panoramica, i posti a sedere e un idromassaggio invitano a gustare quell’idillico panorama verde. All’interno si prosegue con una selezione di mobili realizzati dallo stesso committente con un mix di metallo e legno. Il locale è riscaldato con un impianto a pavimento posto sotto il parquet. Il colmo ha un’altezza di 3,75 metri. Il tetto è tenuto assieme da tiranti tra le pareti e non da travi, che il committente ha voluto evitare per dare vita a uno spazio libero per pensieri in libertà. Il costruttore in legno Weber ha colpito nel segno, proponendo l’impiego di cavi in acciaio pretensionati,
in un progetto fuori dagli schemi della sua quotidianità. Anche se l’azienda Rikli SA a tutti gli effetti non si preclude mai alcuna possibilità, realizzando scale, mobili su misura, cucine, abitazioni, trasformazioni, ma soprattutto ampliamenti, stalle da ingrasso, risanamenti o finiture interne in serie, in un elenco senza fine. «L’importante è che sia in legno», riassume Weber.
Passaggio con mancanza di spazio
«L’ampliamento era in programma già nel 2014 al momento della costruzione del piano terra», racconta Weber. Ma all’epoca non sapeva che aspetto avrebbe dovuto avere.
L’unica certezza, integrata fin da allora nel progetto, era la necessità di un’apertura nel tetto piatto per il passaggio della scala a chiocciola. Per sistemare l’ampliamento in posizione sfalsata e sporgente, come richiesto dal committente, Weber ha elaborato una soluzione creativa applicabile in uno spazio ridotto. «Il posizionamento trasversale dell’ampliamento provocava un problema di spazio in corrispondenza dell’apertura per la scala a chiocciola, con un margine ridotto tra i supporti in ferro dei sostegni.» I supporti in ferro sostengono le 23 tonnellate del corpo dell’edificio, che tuttavia dà l’impressione di librarsi al di sopra della struttura inferiore.
Un’ulteriore sfida è stata rappresentata dalla necessità di posizionare la sottostruttura dell’opera portante in ferro con la massima precisione sulla costruzione già esistente, per la corretta distribuzione del peso. Anche il collegamento tra le due costruzioni si è rivelato estremamente complesso, a causa di una differenza di 1,4 metri tra la sottostruttura del tetto e la struttura superiore del pavimento. «Non è poco», prosegue Weber, «e dipende soprattutto dai supporti in ferro, che richiedono un ulteriore spazio in altezza.» Per questo oggi la scala supera non i normali 2,8 metri, bensì 4,3 metri per arrivare alle assi del parquet del piano superiore del loft.
Un totale di 13 metri cubi di legno di abete è stato usato per pareti, pavimento e tetto, con la massima vicinanza possibile tra sito di produzione e cantiere. Tre collaboratori hanno approntato il materiale da costruzione nel giro di 6 giorni nel capannone della Rikli SA nell’ottobre del 2017. Le installazioni sono state inserite in precedenza negli elementi e collegate solo durante il montaggio. I lavori di innalzamento hanno avuto una durata di 2 giorni. Durante il montaggio è stato necessario proteggere dalle intemperie il tetto piatto con l’apertura prevista. In fase di costruzione la ditta Rikli SA si è servita di un ulteriore sostegno per gli elementi del
tetto, che senza supporto del colmo e tenuto insieme solo da cavi in tensione non avrebbe superato il montaggio. Il committente Bärtschi ha potuto prendere possesso dell’ampliamento già a Natale 2017. Gli ultimi lavori sono stati eseguiti nel febbraio 2018, con il montaggio della facciata a opera di due collaboratori.
Se non fosse per la burocrazia
Senza tutti i paletti posti dalle norme edilizie, oggi il Kunst-Hof avrebbe tutto un altro aspetto, e anche l’ampliamento, al pari della struttura inferiore, presenterebbe un tetto piatto anziché uno a due spioventi. Però le disposizioni in materia di costruzione impongono che i tetti principali siano «a due spioventi, a padiglione o a due spioventi con falda a timpano». La struttura inferiore del 2014 con il suo tetto piatto rappresenta un’eccezione ammessa in previsione dell’ampliamento. Prima dell’avvio dei lavori nel 2018, le autorità hanno esercitato pressioni per la costruzione dell’ampliamento che, detto fatto, è comparso con il suo tetto a due spioventi.
Altri vincoli sono stati decretati dal tema della conformità alla zona. L’idea iniziale, che prevedeva che l’ampliamento sporgesse non solo sulla facciata ovest, ma anche su quella esposta a est, si è rivelata irrealizzabile: la sezione orientale infatti, oltre a non sporgere, non è neppure a filo con la costruzione inferiore, da cui rientra addirittura di un metro. Questo per il rispetto della conformità alla zona, che prescrive una distanza di quattro metri dalle aree confinanti. I tre metri si raggiungono in corrispondenza della struttura inferiore, il che spiega l’ulteriore spostamento dell’ampliamento di un altro metro. Nessuno ha tuttavia potuto impedire al committente di dipingere le assi della facciata est in «retorosa», il marchio di fabbrica di Reto Bärtschi, la sua caratteristica distintiva. Con lo stesso colore nel 2014 ha dipinto il campanile della chiesa del vicino comune di Attiswil, nella cornice di una manifestazione artistica, e recentemente lanciato una campagna di affissione in ambito politico regionale.
Il panorama artistico avrà ancora molte sorprese da Wangenried. Bärtschi ha in programma un enorme hotel per insetti, una stanza per gli ospiti all’interno di una cisterna per l’acqua e una casa composta da un numero imprecisato di finestre. I progetti sono già nel cassetto di Weber. Da un po’ di tempo. Weber non sa ancora quando la casa di finestre diventerà realtà e quale aspetto avrà. Ma si tiene ugualmente pronto assieme alla sua squadra. Per qualsiasi trovata creativa destinata a vedere la luce e per la quale troveranno una soluzione.
retobaertschi.ch, mueller-partner-ag.ch

Rikli SA Holzbau
Nel 1921 Alfred Rikli ha fondato la propria carpenteria a Wangenried (BE), ampliandola negli anni seguenti con una falegnameria e una segheria, chiusa nel 1993. Dal 1973 la Rikli SA ha mantenuto la ragione sociale odierna. Nel 2011 si è aggiunta una filiale a Wyssachen (BE). Nel 2013 la sede di Wangenried è stata ampliata con l’aggiunta di un nuovo capannone riservato alle attività di taglio, produzione e stoccaggio. L’anno successivo l’azienda è stata rilevata da Urs Weber, impiegato presso la Rikli SA dai tempi del suo apprendistato nel 1995. Nel 2004 Weber ha concluso la formazione in mastro carpentiere e dal 2010 dirige il reparto carpenteria. L’azienda impiega 32 collaboratori, di cui 21 nella carpenteria con cinque apprendisti e nove nella falegnameria con due apprendisti. rikli-ag.ch
Atelier kunst-Hof
Progetto: ampliamento, Wangenried (BE)
Completamento: 2018
Committente: Reto Bärtschi, Kunst-Hof Wangenried
Architetti: Müller + Partner Architetti HTL/STV AG,
Langenthal (BE)
Costruzione in legno: Rikli SA Holzbau, Wangenried
Costi di realizzazione dei lavori di costruzione in legno: CHF 125 000 tetto incluso
Volume dell’edificio: 320 m3
Superficie totale: 82 m2
Legno: 13 m3 di legno di abete per pavimento, pareti e tetto