Prix Lignum: l’oro premia una logica virtuosa
11/10/2021Il complesso residenziale Maiengasse a Basilea contribuisce alla densificazione urbana creando al contempo spazi pubblici e collegamenti viari. Secondo la giuria del Prix Lignum 2021, il progetto promuove in modo decisivo lo sviluppo dell’edilizia in legno e, per questo, si è meritato l’oro. L’argento è stato assegnato al centro agricolo di Salez, concepito all’insegna della sostenibilità, mentre il bronzo è andato a una sopraelevazione pionieristica a Vevey.
Far conoscere opere innovative che utilizzano il legno, questo è lo scopo del Prix Lignum, un riconoscimento conferito ogni tre anni sin dal 2009. Quest’anno sono stati ammessi opere edilizie, finiture interne, mobili e opere artistiche provenienti dalla Svizzera e dal Principato del Liechtenstein, completati tra il 1° gennaio 2017 e il 31 marzo 2021. Sono stati presentati 530 oggetti: un vero record.
Sul podio nazionale di questa edizione del Prix Lignum si sono piazzati un progetto innovativo di densificazione urbana, una costruzione low-tech intelligentemente concepita e un ampliamento che ha abilmente apportato nuovo valore a un vecchio quartiere. La giuria ha così premiato opere straordinarie dal carattere esemplare, affinché fungano da modello. Il premio speciale falegname, conferito per la prima volta, è stato assegnato a un mobile dalla semplicità geniale e a finiture interne magnificamente eseguite.
Oro: il legno protagonista
Un numero crescente di edifici ha progressivamente preso posto nelle corti del centro di Basilea, ma ora in diversi luoghi si assiste alla rimozione di questi garage, officine e capanni. Tuttavia, con essi vanno perse anche vivaci «sociotopie». Non basta copiare pari pari lo spirito delle corti commerciali di ieri nelle unità residenziali di domani, occorre tradurlo. La nuova casa plurifamiliare di Maiengasse parla la lingua dei vecchi edifici a corte. Si affaccia sulla corte leggera e modesta nella sua altezza, costruita in legno come gli edifici commerciali che l’hanno preceduta.
Il complesso residenziale è stato realizzato quasi esclusivamente in legno. Il raffinato progetto composto da più parti dello studio di architettura Esch Sintzel Architekten di Zurigo porta nuova freschezza nel comparto svizzero dell’edilizia in legno. Gli architetti hanno impiegato il legno come materiale da costruzione portante e caratteristico su tutti i livelli. La composizione virtuosa che ne è derivata trae origine dalla logica alla base dell’edilizia in legno. I soffitti con travi a vista creano stanze alte e ariose, influenzando sensibilmente l’atmosfera dell’ambiente abitativo. L’uso della tecnologia digitale per la fresatura dei dettagli consente di abbattere i costi e al contempo incrementa le possibilità creative. Il progetto realizzato dalla Husner AG Holzbau di Frick (AG) funge da apripista per il futuro del settore, dall’origine dei materiali all’urbanistica, dalla costruzione all’uso dei colori. In tutti questi ambiti, il legno ha un ruolo da protagonista.
Una peculiarità di questo progetto è data dai pilastri a forcella, che, assieme alle pareti doppie in legno, sostengono massicce travi in legno lamellare che si estendono sull’intera lunghezza dell’edificio unendone le diverse parti. Le travi disposte di traverso sporgono verso la corte, creando un’ampia sezione antistante le abitazioni. Le logge e i balconcini davanti alle finestre danno forma a uno spazio di transizione, che al contempo funge da zona di comunicazione. Davanti, le assi di legno verticali svolgono il ruolo di ornamento e di struttura portante al tempo stesso.
Un’altra caratteristica degna di nota è data dalla travatura a vista dei solai tra i piani, ottenuta grazie a un doppio incastro a coda di rondine di concezione propria. La realizzazione rivisitata del sistema di raccordo tradizionale è resa possibile grazie all’uso della tecnologia più moderna. Oltre alla forza suggestiva che emana, la struttura a vista determina anche un incremento dell’altezza degli ambienti, che raggiunge così i 2,76 metri, facendo apparire generose le dimensioni dei locali nonostante i rapporti di superficie contenuti. Anche nei dettagli, come ad esempio nelle travi che fungono da telai per le porte, il progetto appare sistematicamente studiato come costruzione in legno.

Complesso Maiengasse
Progetto: Casa plurifamiliare, Basilea
Committente: Immobilien Basel-Stadt
Completamento: 2018
Architetto: Esch Sintzel GmbH, Zurigo
Ingegneria: EBP Schweiz AG, Zurigo
Struttura in legno: Husner AG Holzbau, Frick (AG)
Tipo di legno: abete rosso/bianco, impregnato
Premio: Prix Lignum oro nazionale

L’argento alla semplicità intelligente
Il centro agricolo di Salez nel Canton San Gallo è un progetto guida di edilizia ecologica, che crea un complesso ben riuscito dal punto di vista urbanistico e restituisce all’agricoltura il terreno della costruzione precedente. Anziché ricorrere a tecnologie automatizzate, l’edilizia low-tech dello studio di architettura Andy Senn, San Gallo, si avvale di meccanismi e materiali naturali. Di conseguenza, consente di risparmiare energia grigia e si addice magnificamente al bilancio ecologico positivo di una costruzione in legno.
L’edificio sfrutta i vantaggi del legno a tutti i livelli, dalla pianta della struttura fino all’atmosfera nelle stanze. Inoltre, l’opera si avvale anche di altri materiali naturali come l’argilla e la caseina. L’architettura non ostenta stravaganze creative, ma risalta per la funzionalità intelligente, i dettagli precisi e le stanze dai soffitti alti. La costruzione in legno è progettata con meticolosità e realizzata con cura.
I due ambiti con diversa destinazione d’uso, ossia scuola e alloggio, si uniscono formando un angolo retto e andando a creare una corte aperta con la proprietà. L’ala di due piani occupata dalla scuola e l’ala di tre piani riservata agli alloggi sono collegate all’interno da un mezzanino. Nonostante la lunghezza di ben 100 metri, il nuovo edificio non crea un effetto monotono: la rigidità della struttura della costruzione in legno viene dissipata con discrezione grazie ai portici,
che fanno ombra sulla facciata sud, e al susseguirsi ritmato di finestre e superfici chiuse. All’interno, la griglia di colonne di 2,14 metri è interrotta in più punti: all’ingresso da una scala aperta, dalla zona mensa e da una terrazza che in parte si estende su due piani, ricavata nell’edificio; nei lunghi corridoi dal cambio di posizione e dai colori delle porte. Nelle aule scolastiche alte 4,5 metri le fasce di finestre posizionate in alto, che si affacciano sull’esterno e sul corridoio, assicurano una buona luminosità, nonostante per ragioni dettate dalla climatizzazione le superfici a finestra non possano superare il 30 percento della facciata.
La climatizzazione – low-tech – sfrutta la ventilazione incrociata e a effetto camino. Per una migliore manutenzione, gli impianti e la struttura portante sono separati, i cavi sono scoperti e contribuiscono all’effetto architettonico di un ambiente dagli spazi generosi e luminoso. I tavoli ribaltabili di concezione propria continuano la precisione artigianale anche nel campo della falegnameria. Questo progetto che unisce arte e architettura rende omaggio alla tradizione artigianale delle scandole.
A Salez, i molti agricoltori in erba imparano come oggi si può costruire col legno salvaguardando le risorse e portano a casa con sé quanto appreso. Di conseguenza, l’edificio contribuisce a promuovere l’edilizia nelle zone rurali con l’uso di un materiale rinnovabile, incidendo positivamente sia sull’architettura che sul paesaggio, su cui essa ha quasi sempre un impatto notevole.
Centro agricolo di Salez
Progetto: edificio scolastico con area destinata agli alloggi, Salez (SG)
Completamento: 2019
Committente: Canton San Gallo
Architetto: Andy Senn Architekt, San Gallo
Struttura in legno: Blumer-Lehmann AG, Gossau; Abderhalden Holzbau AG, Wattwil;
Gebrüder Schöb AG, Gams; Alpiger Holzbau AG, Sennwald; BN Holzbau Bless Norbert AG, Tscherlach; Bernhof-Vetsch AG, Frümsen; Düsel Bodenbeläge AG, Buchs; Dütschler AG, Salez (tutti SG); Bach Heiden AG, Wolfhalden (AR), Etter Fenstertechnik GmbH & Co. KG, Rosenfeld-Leidringen (DE)
Ingegneria: Merz Kley Partner AG, Altenrhein (SG); Egeter & Tinner AG, Haag (SG)
Tipo di legno: abete rosso, al naturale
Premio: Prix Lignum argento nazionale
Bronzo e valore aggiunto per un intero quartiere
La sopraelevazione realizzata dallo studio Rapin Saiz Architectes di Vevey sembra esserci sempre stata. O meglio, migliora l’immobile rispetto a prima. Dall’edificio storico sotto tutela monumentale gli architetti hanno tratto un linguaggio con cui continuano a raccontare la storia della proprietà, a cui si sono aggiunti gli elementi ripresi dal vicinato. Il risultato è una sopraelevazione che contribuisce alla densificazione del quartiere, non solo dal punto di vista costruttivo ma anche della cultura urbanistica.
All’interno, gli architetti hanno ripreso il concetto di veranda e lo hanno elevato a un livello superiore. La suddivisione e giunzione della costruzione in legno ripartisce lo spazio aperto sotto il tetto. Il progetto è stato eseguito con meticolosità, curando ogni dettaglio. Basandosi sulla vecchia capriata, gli architetti hanno sviluppato un linguaggio proprio, che riempie gli spazi. Così è nato un ambiente che compensa la carenza di spazio con la ricchezza architettonica.
La strategia adottata funge da modello per diverse sopraelevazioni in Svizzera. Potenzia i vantaggi dell’edilizia in legno per quella funzione onnipresente, alla quale il legno come materiale è predestinato. Dimostra che la densificazione può essere un beneficio per tutti: i proprietari, i residenti e il quartiere. Inoltre, combina il legno e la struttura di cemento come se avessero sempre fatto parte l’uno dell’altra.

Ristrutturazione di CASA PLURIFAMILIARE
Progetto: sopraelevazione/ristrutturazione di casa plurifamiliare, Vevey (VD)
Completamento: 2019
Architetto: Rapin Saiz Architectes, Vevey
Ingegneria: Ratio Bois Sàrl, Cuarny (VD)
Struttura in legno: Burgy Sàrl, Denges (VD)
Falegnameria: Wider SA, Morges (VD)
Tipo di legno: abete rosso, velato con vernice trasparente
Premio: Prix Lignum bronzo nazionale
Premio speciale falegname con due vincitori
Uno scaffale dalla semplicità geniale e la ristrutturazione raffinata di una baita a St. Antönien sono stati entrambi insigniti del premio speciale falegname del Prix Lignum, conferito per la prima volta.
La ristrutturazione della baita a St. Antönien è stata curata dagli architetti dello studio Nickisch Walder di Flims, mentre le opere di falegnameria sono state eseguite dalla Frischknecht & Schiess di Trogen. L’edificio storico, realizzato con la tecnica blockhaus, si trova su un pascolo sopra St. Antönien ed è inserito nell’inventario della conservazione dei monumenti storici. Negli anni Settanta, la baita era stata trasformata in una casa vacanza. Ora gli architetti dello studio Nickisch Walder l’hanno riportata pressoché allo stato originario con pochi interventi efficaci, adattandola alle nuove esigenze. La ristrutturazione esprime l’amore per l’architettura originaria e per i dettagli. Tutte le strutture di parete, pavimento e soffitto sono state costruite esclusivamente con materiali naturali: legno e isolante in lana di pecora. Il nuovo legno è lasciato allo stato naturale, di modo che con il tempo si fonda col vecchio materiale. Le giunzioni, spesso realizzate con incastro maschio-femmina, sono semplici e a vista. Tutta una serie di opere di falegnameria di propria concezione semplifica la vita negli spazi ristretti dell’edificio: gli sgabelli con contenitore, un tavolino da salotto estraibile, i tavoli a parete pieghevoli, un guardaroba a due ripiani, una scala pieghevole e una parete ribaltabile per creare un angolo di riposo per i bambini permettono di disporre di diversi livelli di occupazione degli spazi e ammettono diversi modi di vivere la casa.
Lo scaffale «001» è stato progettato dallo Studio Noun di Zurigo e realizzato dall’azienda Lindauer di Steinen (SZ). La vera invenzione sta nei dettagli ed è così discreta che dev’essere guardata con attenzione per essere compresa. I ripiani non sono incollati tra loro come di norma, ma uniti con un sistema geniale a incastro, simile a quello utilizzato per il parquet. Delle traverse sottili, infilate sotto, stabilizzano le tavole e compensano il ritiro. Tutto in questo scaffale è assemblato esclusivamente in modo meccanico, senza una goccia di colla. 100 percento legno di frassino, completamente non trattato. La struttura riciclabile salvaguarda le risorse, riduce i trasporti e accorcia le filiere.


Baita di St. Antönien
Progetto: Ristrutturazione/rinnovo di casa vacanza, St. Antönien (GR)
Committente: Markus Freitag e Daniel Freitag, Zurigo
Completamento: 2020
Tipi di legno: abete rosso e larice, al naturale
Architetto: Nickisch Walder Architekten, Flims (GR)
Struttura in legno: Frischknecht & Schiess GmbH, Trogen (AR)
Ingegneria: Ingenieurbüro Flütsch AG, Coira
Falegnameria/designer: Frischknecht & Schiess GmbH, Trogen
Premio: Prix Lignum premio speciale falegname
Mostre itineranti del Prix Lignum
Tutti i progetti presentati al Prix Lignum 2021 sono visualizzabili sul sito del Prix Lignum. I progetti vincitori del 2021, nazionali e regionali, saranno esposti in mostre itineranti che si terranno in tutte le regioni da questo autunno alla fine del 2022. Le date sono consultabili sul sito.
prixlignum.ch
Prix Lignum – la giuria
La giuria è composta da membri provenienti dai settori dell’architettura, dell’architettura d’interni, dell’edilizia in legno, dell’ingegneria, della falegnameria, dell’arte e del design. La presidente,
già per la seconda volta, è Claudia Cattaneo, curatrice ed ex co-direttrice del Museo delle arti e dei mestieri di Winterthur. Gli altri membri della giuria sono: architetto e curatore Andres Herzog, Lea Gerber (Atelier Volvox), Anne Kaestle (Duplex Architekten), Søren Linhart (Seiler Linhart Architekten), Pius Renggli (Holzprojekt GmbH), Walter Schär (Schaerraum AG), Jean-Luc Sandoz (Concept Bois Technologie CBT), Fabrizio Wüthrich (Podium Industries SA) e Hansjörg Steiner (Schäfer Holzbautechnik AG, Presidente di Holzbau Schweiz).

«Una costruzione in legno esemplare»
Signor Steiner, Lei è stato uno dei dieci membri della giuria del Prix Lignum, composta da esperti d’arte, architetti, costruttori e professionisti del legno. In cosa si è distinto l’approccio dei giudici con esperienza nel settore del legno rispetto a coloro che ne erano privi?
Sono rimasto colpito dalla velocità con cui siamo riusciti a metterci d’accordo sulla scrematura dei progetti nonostante le visioni differenti. La priorità non è stata data ai rispettivi punti di vista, ma alla discussione e all’ascolto reciproco.
Quali sono stati i criteri di valutazione per l’assegnazione dei premi?
La giuria ha valutato i progetti in base a un questionario:
- Quali sono le principali caratteristiche estetiche dell’opera?
- In cosa si distingue l’opera da lavori analoghi?
- Il legno come materiale è stato impiegato in modo opportuno e sensato?
- L’opera rispetta gli aspetti della sostenibilità, ossia sul piano ecologico, economico e sociale?
- L’opera trasmette un determinato messaggio ideale? Se sì, quale (significato, simbolismo)?
- L’opera è pionieristica? Da che punto di vista?
- L’opera contribuisce a incrementare l’utilizzo del legno come materiale?
- In quale contesto si colloca e si afferma l’opera e come incide su tale contesto (spaziale, sociale ecc.)?
- L’opera ha la personalità necessaria per essere considerata un progetto modello per l’industria svizzera del legno?
È stato necessario raggiungere di volta in volta un accordo oppure ogni giudice ha espresso la propria valutazione e alla fine è stato fatto un conteggio dei punti?
Ogni membro della giuria ha formulato la propria valutazione e l’ha presentata. Alla fine, sono stati contati i punti. In caso di parità, il progetto interessato è stato discusso in plenaria e infine valutato nuovamente. In molti casi, le argomentazioni degli altri giudici mi hanno aperto gli occhi, rendendomi più semplice la decisione.
Qual è stato il suo progetto preferito, a prescindere dal verdetto della giuria?
Sono stati sei i progetti che mi sono piaciuti particolarmente. Non c’è stato un favorito in assoluto.
In cosa si contraddistingue il progetto vincitore «Complesso Maiengasse»?
Il progetto mostra magnificamente i punti di forza dell’edilizia in legno e lo fa con una qualità di esecuzione estremamente alta. Soddisfa tutti i parametri del questionario e, pertanto, rappresenta una costruzione in legno esemplare per il settore.
Che contributo apporta il Prix Lignum all’edilizia in legno?
Da un lato, il Prix Lignum rappresenta un concorso stimolante per tutte le parti coinvolte. Dall’altro, è ovviamente un modo per pubblicizzare le costruzioni in legno di alta qualità in Svizzera.