Sfida per la sicurezza sul lavoro nell’edilizia in legno
08/02/2021L’offerta è davvero ricca e i riscontri sulla soluzione settoriale solitamente sono positivi. Ciononostante, sono ancora troppi i collaboratori vittime di infortuni nel settore delle costruzioni in legno. Questa realtà ha posto la direzione centrale di Holzbau Schweiz di fronte al problema di trovare nuovi modi per migliorare ulteriormente la sicurezza sul lavoro nella vita quotidiana. Quattro membri della direzione centrale hanno deciso spontaneamente di organizzare una sfida su questo tema nelle loro aziende.
È passato più di un anno da quando la sfida per la Sicurezza sul lavoro e tutela della salute (SLTS) è entrata nel vivo grazie anche al supporto di Holzbau Vital. La sfida, infatti, è iniziata nel gennaio 2020 e adesso sono disponibili i primi risultati con i quali si potranno elaborare soluzioni e possibilità per l’implementazione della SLTS. Per quanto riguarda la problematica legata agli infortuni, le quattro aziende (Beer Holzbau SA, Erni Holzbau SA, KA-Holzbau SA, S. Müller Holzbau SA) hanno messo a confronto le lesioni a carico di mani e occhi, due parti del corpo particolarmente esposte mentre si lavora il legno. Non si potevano nemmeno trascurare i danni per la salute, così nel confronto sono state considerate anche le lesioni o eventuali patologie alla schiena. L’obiettivo era di classificarsi al miglior posto nel periodo preso a confronto di un anno. Al momento non si conoscono ancora le valutazioni, per questo i partecipanti sono in trepida attesa di sapere quale azienda ha riportato il minor numero di lesioni e di malattie in questi settori.
Chat per lo scambio di esperienze
Per fare in modo che le aziende potessero spronarsi reciprocamente, è stata creata una chat via WhatsApp per i collaboratori delle quattro imprese. L’obiettivo era permettere a ogni collaboratore di presentare nella chat buoni esempi e soluzioni valide ma anche di confrontarsi sulle situazioni quotidiane relative alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute. Per animare la chat, di tanto in tanto ogni azienda era tenuta anche a pubblicare un breve contributo sotto forma di video o presentazione su un tema precedentemente stabilito. Per un anno, i collaboratori delle quattro imprese di costruzioni in legno hanno organizzato attività dedicate alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute: si sono svolti corsi di formazione sul tema della prevenzione, sono state elaborate possibili soluzioni e stabilite regole e poi il risultato di tutto questo lavoro è stato tradotto in progetti concreti. Oltre alla competizione legata alla sfida SLTS, l’aspetto più importante ovviamente è stato il prezioso scambio di esperienze e il confronto tra le aziende. Nel corso dei colloqui di gruppo si potevano esporre soluzioni ed esempi concreti oppure sviluppare idee. Nella seguente intervista i titolari delle ditte Heinz Beer, Peter Henggeler, Stefan Brügger e Stefan Müller esprimono una prima impressione sulla sfida SLTS. Rimandiamo alle prossime edizioni della rivista «Wir Holzbauer» 2021 per informazioni sulle altre attività.
Le aziende interessate possono iscriversi presso Holzbau Vital e partecipare attivamente nel gruppo SLTS.
holzbau-vital.ch

Heinz Beer
Beer Holzbau SA
70 collaboratori circa
Ostermundigen (BE)
Perché vale la pena di informare e formare i collaboratori in materia di sicurezza sul lavoro?
I collaboratori sono la risorsa più preziosa di un’azienda ed è quindi doveroso prestare loro la massima attenzione. Grazie al confronto sul tema, la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute acquisiscono maggiore importanza. Il motto è: «la professionalità richiede competenze».
Cosa le ha insegnato lo scambio di esperienze nell’ambito della sfida SLTS?
Abbiamo constatato che in linea di massima quasi tutte le aziende sono chiamate a confrontarsi con le medesime sfide. Il tema principale è la frequenza dei tanti piccoli incidenti: niente di trascendentale, tuttavia è faticoso ed estremamente difficile attuare provvedimenti. Grazie al confronto si è consapevolmente creata una sorta di pressione all’interno del gruppo: i compiti assegnati venivano affrontati e portati a termine.

Stefan Brügger
KA-Holzbau SA
25 collaboratori circa
Grindelwald (BE)
Dando uno sguardo al 2020, cosa ci può raccontare in merito alla sfida SLTS?
È stato interessante vedere come i collaboratori abbiano preso molto più seriamente la problematica legata alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute. Questo ha influito positivamente anche sul loro comportamento.
Come vengono coinvolti i suoi collaboratori nel lavoro quotidiano rispetto ad aspetti come la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute?
Attraverso incarichi minori i nostri collaboratori iniziano a riflettere sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela della salute ancor prima di iniziare il loro lavoro vero e proprio e poi cercano di dare un seguito alle loro considerazioni.

Peter Henggeler
Erni Holzbau SA
65 collaboratori circa
Schongau (LU)
Come hanno preso la sfida i suoi collaboratori?
Inizialmente si sono mostrati un po’ schivi, apparire davanti una videocamera li metteva a disagio. La nostra «dichiarazione di guerra» alle imprese impegnate nella sfida con una haka (una danza Maori) ha motivato molti collaboratori e poi l’approccio alla sfida ha avuto una buona dinamica.
Com’è cambiata nel corso di quest’anno la cultura della sicurezza nella sua azienda?
Siamo riusciti a migliorare notevolmente il livello della nostra cultura della sicurezza, in particolare per quanto riguarda le lesioni a carico degli occhi. Tutti i collaboratori hanno compreso quanto sia importante avere sempre a portata di mano un paio di occhiali protettivi: «Se porto gli occhiali protettivi appesi alla cintura, mi ricordo molto più spesso di indossarli di quando invece li lascio nel furgone.» Con altre campagne, simili a quella lanciata per gli occhiali protettivi, riusciremo a migliorare anche in futuro la nostra cultura della sicurezza.

Stefan Müller
S. Müller Holzbau SA
90 collaboratori circa
Wil (SG)
La sfida è stata uno stimolo per la sua azienda e i suoi collaboratori?
Soprattutto all’inizio dell’anno la sfida ha rappresentato uno stimolo aggiuntivo per l’intero team ma, più in particolare, per le persone direttamente coinvolte. Il nostro obiettivo primario, tuttavia, non era vincere la sfida, quanto fare progressi nel settore SLTS e, in particolare, limitare ancora di più i piccoli incidenti e le giornate di malattia. Questo è il vero lavoro difficile.
Quali «effetti collaterali» positivi ha portato con sé la sfida SLTS?
L’effetto più significativo lo ha avuto sicuramente il continuo confronto consapevole con la SLTS e con gli argomenti selezionati. La SLTS inizia coinvolgendo i quadri dirigenti e, sebbene l’argomento abbia la massima priorità nella nostra azienda, la routine quotidiana spesso ha il sopravvento. Il confronto attivo, tuttavia, ci spinge a essere più coerenti.