Una costruzione in legno per gourmet
12/03/2020Ma gli ospiti del nuovo ristorante alpino Gütsch si concentrano di più sui piatti creati dai famosi cuochi stellati Dietmar Sawyere e Markus Neff, che quassù, a 2340 metri sul livello del mare, portano in tavola prelibatezze giapponesi e raffinate espressioni della loro cucina gourmet tra montagna e valle, nell’elegante ambiente di una struttura in legno.
Alcune volte gli operai del cantiere dovevano iniziare la giornata di lavoro spalando la neve che a metà maggio 2019 ricopriva ancora con una spessa coltre il solaio in calcestruzzo realizzato l’anno precedente durante la costruzione dell’impalcatura, mentre sulla strada di accesso raggiungeva i due metri di altezza e doveva essere spazzata via per consentire il passaggio dei mezzi di trasporto. La situazione non si è presentata molto diversa lo scorso dicembre, quando poco prima dell’inaugurazione del ristorante gli ultimi operai sono arrivati in cabinovia o seggiovia per dare il tocco finale agli interni. In quei mesi i carpentieri della Erni Holzbau AG di Schongau (LU) si sono goduti un panorama spettacolare, ma talvolta non si sono potuti sottrarre all’uggioso tempo montano. Le nevicate non sono mancate nemmeno in estate e una tempesta ha raggiunto una tale intensità da staccare il ponteggio dall’ancoraggio.
In marcia lungo la pista per i carri armati
Per la durata dei lavori di costruzione gli operai della Erni Holzbau AG che si sono alternati nelle operazioni di montaggio hanno alloggiato in un appartamento per vacanze a Sedrun, da dove potevano raggiungere il cantiere in altura percorrendo un tragitto relativamente breve di 30 minuti circa, di cui l’ultimo tratto in salita era una strada in ghiaia, costruita dall’esercito svizzero per il passaggio dei carri armati. Sul Gütsch sorgeva un posto di guardia, mentre le zone adiacenti di Ober Gütsch, Grossboden e Oberalppass ospitavano vari campi per le truppe e caserme. I terreni e quasi tutte le costruzioni, fatta eccezione per il rifugio sotterraneo Gütsch e il Forte Stöckli, considerato un patrimonio da tutelare, sono stati recentemente riacquistati dalla Corporazione della Valle d’Orsera. Numerose parcelle sono andate alla Andermatt-Sedrun Sport SA, che ha così potuto ampliare il suo comprensorio sciistico di Andermatt, inaugurato nel 2018.

Tra cabinovia e seggiovia
Da Andermatt (UR) la montagna si raggiunge con la nuova cabinovia a otto posti Gütsch-Express, passando per la stazione intermedia di Nätschen, mentre da Sedrun (GR) è una seggiovia a portare in vetta turisti e sciatori. Il nuovo ristorante alpino Gütsch, con il suo edificio a tre volumi, sorge proprio tra le due stazioni montane. Uno di questi tre fabbricati ospita una grande cucina, mentre gli altri due cubi sono occupati dal «Gourmetrestaurant by Markus Neff» e dal ristorante «The Japanese by the Chedi Andermatt», rispettivamente con 66 e 44 posti a sedere. L’impianto di riscaldamento, i locali tecnici, i servizi igienici e i magazzini si trovano nel seminterrato in calcestruzzo. L’ampia terrazza in tre sezioni, che segue i corpi dell’edificio, offre spazio sufficiente per 190 posti a sedere all’aperto. Anche questa struttura è stata montata dalla Erni Holzbau AG su 45 pilastri in acciaio disposti senza un ordine particolare.
Come un villaggio montano svizzero
L’aspetto del complesso tripartito si ispira a un villaggio montano svizzero e presenta una facciata in pietra che ne enfatizza il carattere alpino. A dire il vero lo Studio Seilern Architects di Londra aveva previsto un’opera in muratura massiccia, ma le condizioni atmosferiche alla quota del Gütsch, che consentono i lavori di costruzione solo tra maggio e ottobre, associate alle difficoltà di trasporto sulle vie montane, hanno fatto ricadere la scelta su una struttura portante in legno di più rapida realizzazione, senza però rinunciare del tutto all’effetto pietra. Una squadra di 15 artigiani ha impiegato settimane per applicare a mano lo gneiss del San Bernardino sull’isolamento esterno della facciata. «Una fatica di Sisifo con una facciata di 500metri quadrati», racconta il responsabile del progetto della Erni Holzbau AG, ripensando ai lavori di finitura con una buona dose di comprensione per gli operai che hanno portato a compimento l’opera. Anche i carpentieri della Erni Holzbau AG sono rimasti a lungo sulla montagna, ma il montaggio di tutti e tre i fabbricati ha richiesto solo cinque settimane.
Un elevato carico neve
Tobias Wili è tecnico SSS del legno e specialista antincendio AICAA. Il quarantenne direttore del progetto ha seguito il cantiere a stretto contatto con il responsabile della progettazione esecutiva Falk Grimm dello studio siebzehn13 Architekten di Altdorf e con gli ingegneri per l’edilizia in legno Julia Indermitte e Andreas Stump della holzprojekt GmbH ingenieure & planer di Basilea, Lucerna e Berna. Nei calcoli per la struttura portante gli ingegneri per l’edilizia in legno
hanno dovuto considerare l’eventualità di elevati carichi neve superiori a 14 kN/m2,
di picchi di vento oltre i 200 km/h e di slavine. «La struttura portante del tetto corre in diagonale rispetto alla planimetria dei locali», spiega Pius Renggli, amministratore della holzprojekt GmbH ingenieure & planer. «Realizzata come trave su due appoggi, si estende su una lunghezza di oltre 12 metri, richiedendo una soluzione specifica in considerazione del carico neve tipico della zona del Gütsch.» Sono state così predilette travi di faggio, per la loro maggiore solidità, a quelle di abete rosso. Lo stesso tipo di legno è stato usato anche per gli architravi delle grandi finestre. Anche la balconata, appoggiata su pilastri in acciaio inclinati e disposti secondo un ordine casuale, ha richiesto un progetto elaborato, che le garantisse la stabilità necessaria.
L’intera struttura portante del tetto è realizzata in BauBuche. Il materiale per le travi è stato acquistato presso Pollmeier Massivholz GmbH & Co. KG a Creuzburg, in Germania, e successivamente piallato e assemblato dalla Roth Burgdorf AG a Burgdorf (BE). «Il materiale estremamente tenace e impregnato di colla ha richiesto molto lavoro a operai, macchinari e utensili», raccontano i produttori di legno lamellare riferendosi alla commessa. «La stabilità di forma degli elementi costruttivi è stata assicurata dall’applicazione in fabbrica di due mani di vernice su ogni singolo pezzo.» Le travi, lunghe fino a 15 metri e di diverse lunghezze, sono state trasportate in cantiere a partire da giugno lungo la pista in ghiaia in un’operazione resa estremamente difficile dalle numerose curve della strada di accesso . Il piano elaborato nei minimi dettagli dalla squadra addetta al montaggio ha evitato il caos e permesso di installare tutte le travi con la massima precisione, al momento e al posto giusto.
42 metri cubi di travi in legno di faggio
Le pareti e gli elementi del tetto per i tre fabbricati sono stati in gran parte realizzati in precedenza dalla Erni Holzbau AG a Schongau, mentre alcuni sono stati assemblati direttamente in cantiere. La struttura in legno del telaio (Fi/Ta Duo C24) delle pareti esterne è isolata con lana di vetro e rivestita con pannelli OSB, mentre le pareti interne (a loro volta Fi/Ta Duo C24), con isolamento in lana di roccia, sono completate con pannelli in fibra di gesso. Il tetto della cucina è composto da un soffitto a cassettoni isolato, mentre quello dei due ristoranti è stato realizzato con travetti in BauBuche, collegati con componenti in acciaio avvitati e spinotti autoforanti. Tra i travetti sono fissati pannelli acustici. «Questa è stata la nostra prima esperienza con BauBuche», racconta Wili, che con la sua squadra ne ha installato 42 metri cubi. Il team Erni ha inoltre montato 43 metri cubi di travi lamellari e 25 metri cubi di travi Duo (C24) per la struttura portante. «Abbiamo dovuto pianificare molte cose con un preavviso estremamente breve», racconta il responsabile del progetto, illustrando le esigenze del cantiere. Una modifica alla configurazione della cucina a lavori già in corso ha avuto conseguenze considerevoli sull’installazione, che è stata totalmente ripensata poco prima dell’innalzamento. Molte discussioni tra architetti, progettisti e artigiani sono sorte anche in merito alle spallette delle grandi finestre panoramiche, che in origine dovevano essere rivestite in ardesia, mentre la decisione definitiva di adottare la versione conica intonacata è stata presa solo nel corso dell’estate.
250 metri quadrati di terrazza
Al termine delle operazioni di montaggio eseguite dai sei carpentieri, sono scesi in campo i falegnami della Frars Berther SA di Rueras (GR) incaricati dal Gruppo Erni e assegnati per otto settimane al rivestimento dei corpi dell’edificio con 250 metri quadrati di perline in legno di abete rosso svizzero. Le perline di varia larghezza, con superficie asciata e spazzolata, trattate termicamente e dello spessore di 19 millimetri, conferiscono un’atmosfera rustica al moderno arredamento interno.
Ad agosto e settembre, mentre i falegnami si occupavano degli interni, all’aperto i carpentieri hanno affrontato la sfida successiva, rappresentata dalla costruzione della terrazza. Le tre superfici esterne in grado di ospitare 190 posti a sedere sono collegate tra loro per mezzo di ponti. I 250 metri quadrati poggiano su 45 tubi in acciaio tutti diversi tra loro e appositamente realizzati per il ristorante alpino Gütsch. «È stato necessario saldare le piastre sulla sommità dei pilastri alla giusta angolazione e nella posizione corretta, in modo da farle combaciare con le travi BFH», racconta Wili. L’estremità inferiore dei pilastri è dotata di un giunto mobile, che li collega alla fondazione in calcestruzzo.
Negli ultimi giorni di ottobre i falegnami hanno compiuto lo sprint finale, installando i parapetti delle terrazze e applicando gli ultimi rivestimenti nei ristoranti. Assieme alle giornate si sono accorciati anche gli orari di lavoro. La strada in ghiaia è rimasta aperta solo fino all’inizio di novembre, dopo di che gli operai hanno dovuto iniziare a scendere a valle con l’ultima cabinovia delle 17.00. Oppure sugli sci, come gli ospiti dei ristoranti che dalla fine di dicembre si lasciano conquistare dalle prelibatezze servite nella costruzione in legno per gourmet.
studioseilern.com, siebzehn13.ch, holzprojekt.ch, guetsch.com, andermatt-swissalps.ch
RISTORANTE ALPINO GÜTSCH
Progetto: nuova costruzione tripartita per attività di ristorazione
Ubicazione: Gütsch, 2340 s.l.m. Andermatt (UR)
Committente: Andermatt-Sedrun Sport SA (ASS), Andermatt
Anno di costruzione: 2019
Architetti: Studio Seilern Architects, Londra, Gran Bretagna
Esecuzione: siebzehn13 Architekten AG, Altdorf (UR)
Ingegneri per l’edilizia in legno: holzprojekt GmbH ingenieure & planer, Basilea
Costruzione in legno: Erni Holzbau AG, Schongau (LU)
Direzione del progetto di costruzione in legno: Tobias Wili, Erni Holzbau AG
Altre aziende di costruzioni in legno: Frars Berther SA, Rueras (GR), per l’installazione delle perline;
Roth Burgdorf AG, Burgdorf (BE), per taglio e BauBuche;
Dubach Holzbau AG, Hüswil (LU), per componenti ed elementi del tetto
Superficie lorda piano terra: 430 m2, seminterrato: 317 m2
Costi di realizzazione totali: circa CHF 7,5 milioni, di cui circa CHF 1 milione per la costruzione in legno.
IL GRUPPO ERNI
Peter Henggeler è alla guida del Gruppo Erni. Il quarantasettenne carpentiere e tecnico SSS del legno lavora dal 1992 nell’azienda, fondata nel 1989 da Franz Erni con inizialmente quattro dipendenti: Holzbau Erni AG, situata nell’odierno complesso di Schongau (LU). Allora la struttura consisteva di un solo piccolo locale di circa 270 metri quadrati, che ospitava i macchinari e le attività lavorative, e di un piazzale esterno asfaltato, utilizzato come sito di produzione aggiuntivo. Nel 1992, quando Peter Henggeler è arrivato in azienda, erano appena iniziati i lavori di costruzione di un nuovo capannone per il taglio su una superficie di 4500 metri quadrati. A quell’epoca la falegnameria impiegava già 15 dipendenti. Nel 2002 nuove esigenze di spazio hanno portato alla realizzazione di un secondo capannone. Il 2006 ha visto la nascita della Erni Planungs AG, finalizzata ad aumentare l’efficienza negli ambiti di progettazione e costruzioni in legno. Dal 2007 il centro di lavoro a controllo numerico alleggerisce il lavoro dei carpentieri, mentre l’installazione di un centro di taglio risale al 2010.
Nel 2008 Peter Henggeler è passato alla direzione, per diventare titolare del Gruppo Erni nel 2012, quando l’azienda contava già più di 35 dipendenti. Nel 2013 la prima officina è stata sostituita da un nuovo capannone di dimensioni maggiori, collegato all’altro da una passerella. Nel 2019, a trent’anni esatti dalla nascita dell’azienda, Henggeler ha acquistato la proprietà e la Erni Planungs AG, ancora gestita da Franz Erni. «Sapevo cosa stavo comprando», dice ripensando con piacere al modo in cui ha potuto sviluppare il Gruppo Erni seguendo le sue idee. Nuovi locali per uffici, corsi di formazione e personale sono attualmente in costruzione, assieme a uno spazio espositivo. L’azienda dispone della certificazione Holzbau-Plus e oggi conta circa 75 collaboratori, di cui 50 nel reparto carpenteria e gli altri suddivisi tra progettazione, falegnameria, lattoneria e amministrazione, con posti di apprendistato in ogni settore. «Come Gruppo Erni vogliamo vendere l’intera catena di creazione del valore, dalla progettazione alla realizzazione», spiega Henggeler. Sua moglie Claudia Henggeler dal 2012 è responsabile della contabilità aziendale e anche l’ultima generazione si interessa alle costruzioni in legno: entrambi i figli maschi della coppia stanno apprendendo la professione di carpentiere, mentre la figlia punta a una laurea in economia. Peter Henggeler è impegnato nel settore anche al di fuori della sua azienda: per nove anni ha fatto parte della commissione d’esame per caposquadra e l’anno scorso, quando la sezione di Lucerna ha dovuto proporre un rappresentante per la direzione centrale di Holzbau Schweiz, la scelta è caduta su di lui. Nell’estate 2019 è entrato a far parte di questo organo, dove si occupa degli affari sociali. erni-gruppe.ch