Densificazione urbana attraverso le sopraelevazioni

Nel distretto 3, un amato quartiere residenziale di Zurigo intorno a Idaplatz, di recente una casa plurifamiliare è stata ampliata con sei appartamenti. Proprio in queste aree dei centri urbani molto richieste il tema della densificazione è all’ordine del giorno. Un ambito dell’edilizia per il quale le costruzioni in legno sono predestinate.

Ovunque si rivolga lo sguardo, a Zurigo è sempre più evidente il fenomeno della densificazione. Così anche nella Idastrasse, dal numero civico 19 al 23. Sulla lunghezza di un edificio di circa cinquanta metri, lo spazio abitativo è stato ampliato verso l’alto. Ora sopra l’edificio esistente si trovano nel complesso sei unità abitative: un appartamento di un piano e cinque appartamenti duplex. Nell’ambito di una ristrutturazione generale è stato deciso di ampliare l’immobile sopraelevandolo.

Per farlo si è optato per una costruzione in legno a elementi. Si tratta di una soluzione dall’efficienza insuperabile, perché grazie all’elevato livello di prefabbricazione degli elementi i tempi di costruzione in loco sono estremamente brevi. L’architetto Stephan Kaufmann, responsabile della progettazione, spiega inoltre che le costruzioni in legno a elementi sono particolarmente adatte per gli edifici con tetto a falda. La sopraelevazione del tetto è stata eseguita da Jäggi + Hafter AG di Regensdorf (ZH) che costruisce principalmente a Zurigo e nell’agglomerato urbano. Ma non solo con il legno. Si tratta infatti di un’impresa ibrida che opera anche nel settore delle costruzioni massicce. Entrambe le modalità hanno il loro perché, afferma Ruedi Ehrensperger, dirigente dell’azienda dal 2020. L’importante è scegliere la struttura e il metodo di costruzione ottimali per ogni progetto e luogo.

Sopraelevazione casa plurifamiliare

Progetto: Sopraelevazione di una casa plurifamiliare in Idastrasse, Zurigo
Ultimazione: 2024
Committente: Zimag Immobilien AG, Zurigo
Architettura: GLP PAN Architekten AG, Zurigo
Studio tecnico di ingegneria per l’edilizia in legno: Christian Keiser, Gossau (SG)
Costruzione in legno: Jäggi + Hafter AG, Regensdorf (ZH); responsabile di progetto: Christian Zumstein
Costruzione/struttura portante: struttura di elementi in legno di abete rosso/abete bianco
(rivestita con pannelli in gesso)
Superficie di piano (complessiva): 2610 m2
Volume dell’edificio (sopraelevazione): 10 800 m3
Costi di realizzazione (struttura in legno): CHF 830 000

Sezione della struttura del tetto a due piani, costituita da elementi prefabbricati in legno. Gli elementi più lunghi, ovvero gli arcarecci di colmo, misurano 16 metri di lunghezza e sono stati montati in un’unica volta sul posto. Rivestita con pannelli di gesso, la struttura in legno non è più riconoscibile all’interno degli appartamenti.
Vista dell’edificio, dalla Idastrasse. I cinque piani inferiori sono stati risanati e rafforzati per garantire la statica.
Pianta del piano attico. Le barriere antincendio mostrano che l’edificio è suddiviso in tre sezioni (n. 19-23).
Pianta del piano mansardato. Quattro dei cinque appartamenti duplex sono uguali o strutturati in maniera speculare.

Per l’intervento di sopraelevazione il legno è stato assemblato e tagliato presso aziende partner che dispongono di appositi impianti di lavorazione. Gli elementi prefabbricati di pareti, soffitti e tetti sono stati realizzati nello stabilimento di Jäggi + Hafter AG di Volketswil, dove sono stati poi caricati su pianali, saldati e consegnati all’azienda di trasporti. Da lì sono stati portati in cantiere.

Prima del montaggio nella Idastrasse è stato necessario demolire il sottotetto esistente, che veniva utilizzato come solaio, e proteggerlo dalle intemperie con cartone catramato. Poi sono stati eretti i vani scala, costruiti i pozzi per gli ascensori e realizzati i muri tagliafuoco in struttura massiccia. Al riguardo Ruedi Ehrensperger commenta: «I muri tagliafuoco possono essere realizzati anche in legno, ma servono tanti strati di materiale e incapsulamenti, per cui in questo caso non aveva senso». In più si sarebbe trattato di una spesa non indifferente. In ultima analisi, però, la decisione dipende anche dall’ingegnere edile.

La logistica con gli enormi elementi costruttivi in legno ha rappresentato una sfida ardua. Gli arcarecci di colmo, ad esempio, erano lunghi ben 16 metri. Ma il montaggio si è svolto senza intoppi. Le due nuove mansarde sono state realizzate nel giro di nove giorni. Per contro, la fase di pianificazione del progetto di sopraelevazione è durata molto più a lungo. Ci è voluto un bel po’ di tempo prima che tutti gli impianti delle singole maestranze coinvolte venissero pianificati e approvati. Secondo Ruedi Ehrensperger, la pianificazione di questi progetti è ormai molto impegnativa. «E rispetto ad altri progettisti, purtroppo noi costruttori in legno vendiamo spesso questa prestazione a prezzi troppo bassi», aggiunge facendo un’autocritica. Naturalmente anche perché le aziende sperano così di ottenere l’incarico per la costruzione in legno. In fin dei conti, è un calcolo di più componenti che deve poi tornare nella visione complessiva.

Non è ancora chiaro quando i primi inquilini potranno trasferirsi in Idastrasse. Ma la le prime visite agli appartamenti hanno avuto una risonanza enorme. Sono venute circa 200 persone interessate, il che dimostra ancora una volta come la città abbia un disperato bisogno di alloggi.

Jäggi + Hafter AG

L’azienda Jäggi + Hafter AG è stata fondata nel 1948 a Zurigo da Martin Hafter e Albert Jäggi. Nel 1963 si è aggiunta una succursale a Regensdorf. Quattro anni fa Ruedi Ehrensperger ha assunto la direzione dell’azienda, in cui lavorava dal 1992 come capo cantiere e responsabile di settore. Tra gli ambiti di competenza di Jäggi + Hafter AG Hafter AG non rientrano solo le costruzioni in legno, ma anche quelle massicce, le ristrutturazioni, la consulenza e i lavori con l’asfalto colato. L’azienda impiega complessivamente 150 collaboratori, di cui 30 nel settore delle costruzioni in legno. Dal 1999 Ruedi Ehrensperger ricopre anche il ruolo di membro del comitato e dal 2014 di presidente della sezione di Holzbau Schweiz della Città di Zurigo.
jaeggihafter.ch

«La tendenza va verso la densificazione»

Signor Ehrensperger, quali sono le sfide particolari di una sopraelevazione di un edificio come quella nel suo attuale progetto a Zurigo (Idastrasse)?

Ruedi Ehrensperger: in una posizione come questa in centro città lo spazio è poco. Ciò complica la logistica, tanto più che abbiamo dovuto chiudere le strade per la gru. Inoltre, le case spesso sono ancora abitate se la sopraelevazione non avviene nel contesto di una ristrutturazione generale.

In genere, gli edifici devono essere rinforzati quando si effettua una sopraelevazione. Di quali misure si tratta esattamente?

Questa è una valutazione che compete di volta in volta all’ingegnere. In parte si rinforza la fondazione, in parte si supporta anche la statica in altro modo, ad esempio con travi in acciaio o anche con le cosiddette lamelle adesive (n. d. r.: sottili lamelle rinforzate con fibra di carbonio che vengono fissate al soffitto con una colla speciale). Ma, come ho detto, le misure statiche sono una prerogativa dell’ingegnere edile.

I progetti edili nell’ambito di sopraelevazioni e compattazione sono un settore di specializzazione della vostra azienda. Dove opera maggiormente?

Nell’area metropolitana di Zurigo e nell’agglomerato urbano. Naturalmente eseguiamo progetti anche in altre città e in aree rurali.

Il tema della densificazione sta diventando sempre più importante in città. In quali ambiti ritiene ancora necessario intervenire per portare avanti i relativi progetti edili?

Bisognerebbe semplificare le procedure di autorizzazione a tutti i livelli politici: città, cantone e Confederazione. Sono richiesti molti certificati e questo rallenta i progetti edili. Anche le possibilità di ricorso rendono questi progetti più difficili.

Secondo lei, questo è anche il motivo per cui molti edifici vengono demoliti?

È sicuramente uno dei motivi. In ultima analisi, però, bisogna anche sempre considerare la questione dei costi e della possibilità di finanziamento.

A suo parere, si tende a procedere troppo spesso con le demolizioni?

È una domanda difficile. In generale, bisognerebbe procedere meno spesso con le demolizioni per via della sostenibilità e del risparmio di energia grigia. È un argomento di cui si discute anche nell’Associazione delle cooperative di costruzione «Wohnen Schweiz», di cui siamo partner d’argento. Inoltre, siamo anche affiliati a quattro grandi cooperative dell’imprenditoria edilizia nella regione di Zurigo. Le cooperative edili promuovono la costruzione di alloggi a prezzi convenienti. In linea di massima, si può già osservare che la tendenza va verso la densificazione. Tanto più che tale tendenza è supportata anche dalle direttive politiche della Città di Zurigo.

Le sopraelevazioni vanno spesso di pari passo con risanamenti generali. Queste soluzioni vengono utilizzate per «rendere sfitte» le case e, in un secondo momento, richiedere affitti più elevati. Cosa ne pensa?

Anche noi ci rendiamo conto di come stia diventando sempre più difficile per la classe media pagare questi affitti (più) costosi. Uno dei pochi modi per contrastare questa tendenza sono le cooperative edili. In queste sedi, grazie alle direttive della città, vige un tetto massimo per i canoni di locazione, che anche i pensionati e le persone singole possono permettersi.

«Si dovrebbero semplificare le procedure di autorizzazione» ~ Ruedi Ehrensperger, Jäggi + Hafter AG

Lei afferma che i rincari associati ai progetti di sopraelevazione, come quelli di Idastrasse, non dipendono solo dal fatto che spesso vi sono dietro gli investitori, ma anche dalla stessa legislazione. In che senso?

A Zurigo ci sono molte disposizioni in materia di distanze, metri quadrati minimi e superfici consentite per gli edifici. Se per legge si concedessero più permessi, forse si potrebbe anche costruire con minori spese. Inoltre, a Zurigo ci sono tanti uffici diversi e il loro coordinamento è difficile. Nessuno vuole rinunciare alle proprie regole e richieste. A mio avviso, questo è l’ostacolo più grande nell’agevolare i progetti di costruzione come le sopraelevazioni.

Quindi gli uffici si bloccano a vicenda?

Credo di sì. Si parla ad esempio di impianti fotovoltaici sopra i tetti ma poi subentra la tutela dei beni culturali che impedisce tali interventi, oppure la protezione del paesaggio abitativo che pone il proprio veto. Questa stabilisce con estrema precisione quanti lucernari e superfici finestrate si possono installare in una determinata zona di quartiere. Ma alla fine non si può incolpare nessuno. L’edilizia è diventata incredibilmente complessa e la riduzione della burocrazia non procede rapidamente come vorrebbero i politici. Dovrebbe esistere una legge generale che stabilisca le priorità nelle norme edilizie.

Jäggi + Hafter AG è un’azienda ibrida. Oltre alle costruzioni in legno, anche quelle massicce rientrano tra le sue attività. Quando è utile optare per una soluzione e quando per un’altra?

Per me è importante utilizzare il materiale da costruzione giusto nel posto giusto per ogni progetto. La decisione deve essere presa considerando diversi punti di vista, come ad esempio la statica. A seconda dei casi, si opta per costruzioni in legno, costruzioni massicce o una combinazione di entrambe, ovvero costruzioni ibride. In fin dei conti, il tutto deve essere sensato anche dal punto di vista economico.

Ruedi Ehrensperger, dirigente di Jäggi + Hafter AG, davanti alla casa plurifamiliare sopraelevata nella Idastrasse a Zurigo.