Risanamento strutturato
Hübscher Holzbau AG ha donato un nuovo look a un bungalow in legno situato nel quartiere alla periferia di Sciaffusa. Il rivestimento in legno strutturato è una specialità dell’azienda e permette non solo di valorizzare gli edifici dal punto di vista estetico, ma anche di attuare un vero e proprio risanamento.
La casa unifamiliare del 1969 è stata acquistata da un nuovo proprietario negli anni 2000. Il bungalow dalla forma angolare e dal tetto piano si trova in un quartiere periferico eterogeneo, dove la città di Sciaffusa lascia gradualmente spazio a boschi e prati e dove sorgono anche alcuni edifici commerciali. In questa zona, il committente ha richiesto una valorizzazione estetica della propria abitazione e al contempo una riqualificazione energetica al fine di renderla più moderna e al passo coi tempi. Egli stesso architetto, ha incaricato dei lavori Hübscher Holzbau AG. Dal 2021 Vivien Sohn è dirigente dell’azienda con sede a Beringen (SH)
Signora Sohn, di che tipo di incarichi si occupa Hübscher Holzbau AG?
Vivien Sohn: La tipologia di incarichi cambia di anno in anno ed è molto variegata. Quest’anno ci sono stati per lo più interventi di risanamento. Abbiamo molti clienti privati. Il committente di questo progetto è un nostro conoscente e voleva assolutamente una soluzione realizzata con il legno. Il nostro reparto dedicato all’architettura lo ha supportato nella progettazione ed è stato chiaro sin da subito che avremmo proseguito il percorso insieme ed eseguito noi i lavori per lui.
Ora stiamo notando che le nuove costruzioni e gli annessi sono in netta ripresa. Quello che percepiamo sul mercato è che si costruisce con più prudenza: si presta maggiore attenzione al tema della sostenibilità. Non tutti devono avere per forza una casa nuova. La tendenza della clientela è anzi quella di progettare annessi, ampliamenti e riconversioni, aspetto che si rivela interessante anche per i budget più ridotti e funge da stimolo per il nostro reparto dedicato all’architettura.
Qual è stato il motivo della ristrutturazione dell’immobile?
L’edificio doveva adattarsi alle nuove esigenze della famiglia che lo aveva acquistato 20 anni prima. Essendosi allargata con la nascita dei due figli, desiderava renderlo più accogliente e cambiarne l’estetica. Per far entrare più luce, abbiamo installato un lucernario. Allo stesso tempo, sono stati apportati anche miglioramenti energetici per offrire alla famiglia un maggiore comfort abitativo. Del sistema energetico si è occupato direttamente il committente, architetto, installando una pompa di calore e pannelli solari sul tetto piano e, dove è stato ritenuto opportuno, anche sulla facciata. Il tetto è stato ripristinato con l’installazione di un nuovo isolamento e rivestimento, mentre le facciate sono state dotate di un rivestimento in legno 3D.
Che cos’è un rivestimento in legno 3D?
Si tratta di un nostro prodotto, un rivestimento con listelli di legno di larghezze e spessori diversi, che conferisce alla facciata un aspetto più strutturato, valorizzandone l’estetica. Soprattutto quando viene rivestito un solo piano, la facciata acquisisce più brio. Il prodotto, inoltre, non contiene solventi, aspetto che ci sta molto a cuore. Se possibile, ordiniamo il legno già rivestito e rifinito, ma spesso eseguiamo la lavorazione nella nostra fabbrica. In molti casi la scelta del colore all’inizio non è ancora chiara e i clienti decidono una volta arrivato il materiale. Per questo progetto la prefabbricazione non aveva senso e abbiamo lavorato tutto in loco.

Hübscher Holzbau AG
Vivien Sohn (37) ha studiato architettura a Potsdam (Germania), ma ha trovato l’attività nella direzione dei lavori molto più stimolante. È arrivata in Svizzera, dove ha lavorato come direttrice dei lavori, anche nel settore Infrastruttura delle FFS, per le quali ha costruito stazioni, linee aeree di contatto e binari. La gestione di grandi progetti è la sua passione. Con un master in General Management dispone delle conoscenze e dell’energia necessarie per dirigere la Hübscher Holzbau AG. Dal 2012 Hübscher Holzbau AG è stata dapprima diretta da Michael Hübscher, che è entrato a far parte dell’azienda dei genitori e l’ha trasformata in un fornitore di servizi completo nel settore delle moderne costruzioni in legno. I suoi genitori, Fritz Hübscher e Suzanne Hübscher, ancora attivi nell’azienda di Behringen (SH), avevano anch’essi rilevato l’azienda dalla generazione dei genitori nel 1978. L’azienda è cresciuta, passando dai 30 ai 65 collaboratori e 12 apprendisti attuali, tanto che nel 2021 Michael Hübscher ha cambiato ruolo. Ha assunto infatti la posizione della sua partner Vivien Sohn, che era già presidente del Consiglio di amministrazione, affinché lei potesse dedicarsi interamente alla parte operativa della direzione.
Lavorate sulla base di progetti esistenti o avete bisogno di effettuare un rilevamento delle misure?
Nella maggior parte dei casi sono disponibili precedenti progetti, come anche per questa ristrutturazione. Soprattutto nel caso dei rivestimenti per facciate, il margine in fase di montaggio è ampio, per cui la precisione per quanto riguarda l’ordine e la produzione è meno rilevante. Il rivestimento della casa unifamiliare è stato applicato direttamente alla muratura monostrato preesistente ed è costituito da una controlistellatura con isolamento in lana minerale (2 × 120 mm), una guarnizione a tenuta di spifferi, una controlistellatura retroventilata (2 × 30 mm) e un rivestimento in legno 3D. Il risultato è un valore U di 0,16 W/m2K. Naturalmente è stato necessario misurare gli ambienti interni, e anche l’installazione della cupola del lucernario ha richiesto un lavoro di estrema precisione.
Che significato ha per la vostra azienda il Paese di provenienza del legname, dal momento che si trova al confine con la Germania?
Si tratta di una questione controversa. Di recente ho partecipato a un gruppo per lo scambio di esperienze presso un’azienda di costruzioni in legno che si occupava anche del legno svizzero. Disporre di legname proprio per noi di Sciaffusa è pressoché impossibile. Il Cantone può contare su risorse lignee esigue e quelle presenti le mette a disposizione di città e comuni. Per noi il legno regionale è importante. Dobbiamo risultare interessanti dal punto di vista economico e fare in modo che il prezzo non scoraggi la clientela, mantenendo comunque un livello di qualità adeguato. Per questo collaboriamo con partner che assicurano una qualità elevata, controllano le consegne e rimangono regionali, il che significa che acquistiamo anche materiale dalla Germania. Bisogna riflettere sul significato di sostenibilità.
Avete difficoltà ad acquistare legno svizzero?
No, non è così. Vanno però presi in considerazione diversi aspetti. I nostri fornitori hanno sì legname svizzero. La domanda però è: quanto? Anche loro valutano la quantità complessiva di legno a disposizione e la percentuale di legno svizzero. Questo vale sia per i fornitori svizzeri che per quelli tedeschi e anche per altri materiali da costruzione. E poi guardiamo anche al prezzo. Siamo pur sempre una PMI, un’azienda svizzera, ubicata però nella regione di confine. Acquistare materiale dai Grigioni sarebbe perciò discutibile. Ma naturalmente ci sta a cuore il tema della sostenibilità. Per uno stadio nei pressi di Berlino, ad esempio, abbiamo presentato al team l’idea di rendere il progetto smontabile e rimontabile. È stato effettivamente costruito in questo modo e ora è stato smantellato. Questi incarichi internazionali, come ad esempio i padiglioni per le esposizioni, ci vengono assegnati perché spesso è richiesto un team di progetto affiatato.
Come è approdata alla sua attività nel settore delle costruzioni in legno?
Il management è la mia passione. Ho trovato quello che mi piace fare. Non so da dove nasca tutto questo entusiasmo, ma c’è, e ogni mattina mi alzo volentieri e sono felice di andare al lavoro. Il legno come materiale da costruzione sostenibile ha catturato il mio interesse. Si tratta di un componente che ha futuro, con potenzialità sul mercato ed è rinnovabile. E, non da ultimo, è piacevole al tatto, tutt’altra cosa rispetto alla durezza e freddezza di binari e pietre, con cui ho avuto a che fare in precedenza. Il legno è caldo, sano e un materiale «cool». Tuttavia, nel lungo periodo, in un’ottica di sostenibilità è forse preferibile optare per un mix di tutti i materiali.
Cosa pensa delle donne nel settore delle costruzioni in legno?
Nella nostra azienda ci impegniamo molto per garantire alle donne un ambiente adeguato e fare in modo che siano accettate e riconosciute. Così si sentono a proprio agio e pronte a impegnarsi in queste professioni. E a tal proposito siamo sulla buona strada: da noi ci sono dodici donne che lavorano nei settori dell’edilizia, della progettazione e degli acquisti. Bisogna essere disposti a offrire orari di lavoro più flessibili e assicurarsi che anche il personale abbia una certa apertura in tal senso, perché avere delle donne nella squadra porta un valore aggiunto. Dal momento che sono io a dirigere l’azienda, automaticamente si candidano anche donne, perché si sentono chiamate in causa.
Gestione aziendale, famiglia, tesi di dottorato, come riesce a organizzare al meglio tutti questi aspetti? Ad esempio occuparsi dei figli?
È quello che mi è stato chiesto al momento della naturalizzazione. Nostro figlio frequenta ora il secondo anno della scuola dell’infanzia, ma all’International School di Sciaffusa (ISS), quindi non nel nostro paese, dove l’orario è davvero risicato, dalle 8.30 alle 11.45 e basta. Se entrambi i genitori lavorano, diventa impossibile. Nella nostra famiglia tutti danno il proprio contributo: il mio compagno si dà molto da fare a casa e si occupa anche del bambino. Anche i nonni ci danno una mano, e così abbiamo trovato un buon equilibrio. L’anno prossimo il bambino andrà a scuola e la situazione si farà ancora più impegnativa, con nuovi aspetti da organizzare.